30 agosto 2007

INTERSOGGETTIVITA' SPECCHIATA


Avere un bambino autistico deve essere una tragedia che non conosce rassegnazione. Infatti siamo quasi sempre in presenza di bambini le cui fattezze rientrano nella norma. Questo in genere rende più difficile ai genitori capacitarsi del grave handicap che hanno i loro figli. L'autismo è ancora qualcosa di misterioso e incomprensibile. Sicuramente non si può parlare di un unica forma e ogni soggetto ha delle peculiarità del tutto sue. Tra gli altri disturbi tipici come le stereotipie, quello che emerge e caratterizza la malattia, è un disturbo della relazione umana. La psicologia ha per anni indicato il principio causale dell'autismo nel rapporto sbagliato della madre con il proprio figlio. Fortunatamente questo è stato ampiamente dimostrato essere un falso. Le madri non devono più avere sensi di colpa in merito. Studi recenti svolti dall'equipe del professore Ramachandran, integrati con le ricerche portate avanti da Rizzolati e i suoi collaboratori, hanno indicato la strada per comprendere meglio l'autismo nello studio dei neuroni specchio. Queste sono cellule nervose che si attivano nel momento in cui compiamo un movimento e nello stesso modo in cui vediamo invece compierlo. Ci sono neuroni specchio anche per quanto riguardano le percezioni della sensibilità. E' chiaro quindi che hanno una funzione che ha a che fare con l'intersoggettività. Ebbene si è scoperto che negli autistici c'è un deficit di questi neuroni rilevato con l'assenza dell'onde mu. Lontani ancora dal capire le basi biologiche molecolari dell'autismo, azzardo a dire che i passi avanti fatti dalla ricerca aprono strade un tempo impensabili sulle cause dei problemi di relazione che ci possono essere tra le persone.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...sic...anche il buon Freud, il padre della psicanalisi...sic...,tanti anni fa', diceva che la sua teoria e il suo pensiero erano validi in quel momento storico solo perchè gli "scienziati" non avevano ancora trovato le basi biologiche-biochimiche-biofisiche etc. delle funzioni psichiche...sic...sic...sic...ma io che sono un tipo "tosto", voglio continuare a pensare che sia un problema di relazione tra madre e figlio senza per questo voler in alcun modo colpevolizzare le povere madri...

Robyzd ha detto...

In effetti è possibile anche pensare che il deficit dei così detti neuroni specchio, presupponendo che siano in questione, sia dovuto ad un problema di relazione tra madre e figlio. Ma io sto a quello che sento dire dagli esperti, riflettendo poi se non concordano. Come faccio visto che i miei pensierini non sono "scripta" che "manet".

Anonimo ha detto...

...anche i miei sono pensierini e non scripta che manent, però sia tu che io abbiamo un cervello che ci permette di osservare ma anche di ragionare...ogni realtà, ogni problema è diverso a seconda del punto di vista da cui viene considerato e quindi affrontato...c'è un punto di vista oggettivo e c'è un punto di vista soggettivo...il punto di vista oggettivo non comprende il punto di vista soggettivo...al contrario il punto di vista soggettivo comprende anche quello oggettivo... è sempre indispensabile cercare di capire da quale punto di vista ogni problema viene preso in considerazione...soprattutto dai così detti scienziati...