
L'incubo per uno studente di medicina e chirurgia è ritrovarsi ad avere la patologia che sta studiando. In genere egli affronta uno studio mnemonico ragionato delle varie patologie che affliggono il genere umano. Se durante questo percorso dovesse accorgersi di avere la sintomatologia propria di una determinata malattia, sarebbe il colmo. Tuttavia non è raro che nel cercare di capire certi segni e certi sintomi, in una sorta, per così dire, di processo empatico verso l'ipotetico paziente, lo studente possa veramente pensare di avere qualcosa. Si sa che le diagnosi sono spesso difficili da fare, per cui qualche dubbio sul proprio stato può anche sorgere. Ad esempio i linfomi sono all'ordine del giorno. Basta un po' di prurito sotto le ascelle. Nello studio delle malattie dermatologiche ogni macchia sulla propria pelle diventa motivo di ulteriore indagine.
Il manuale di psichiatria e psicologia clinica diventa una sorta di diario personale. Le malattie neuro degenerative sembrano riprodursi su se stessi dopo ore di intenso studio in cui ci si accorge di non ricordare mai abbastanza. Insomma non siamo ancora nei criteri diagnostici per l'ipocondria, la pervasiva convinzione di avere una grave malattia dura ben poco. D'altronde uno studente di medicina e chirurgia non può essere così stupido da pensare di essere così intelligente da poter capire tutto quello che studia.
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