09 agosto 2007

ALTERNATIVE


A quante alternative bisogna pensare nella vita? "Tu dimmi quante alternative vuoi se quando parlo non mi ascolti mai, amore..." cantano in quest'estate aspettando per l'ennesima volta l'alternativa, non sapendo magari neanche a che cosa. L'importante è avere un'alternativa. Essa sa molto spesso di compromesso, se non addirittura del sapore amaro di una rinuncia. Ma la si cerca perchè è l'ancora di salvezza alla quale l'insicurezza dei nostri tempi non può rinunciare. Il supermercato è un insieme di alternative, in un gioco di scelte che sono soltanto apparenti, ingannevoli di una nostra libertà. L'alternativa che si cerca ad una strada trafficata, interrotta dal tempo, dagli anni che passano. Senza ascoltare chi ci parla si pensa all'alternativa da dire, all'altro pensiero perchè ogni cosa ha le sue opzioni. Le alternative che diventano i fili di una rete intricata di pensieri, confusi, sempre più sbagliati, soltanto al fine di reggere un ragionamento che domani ci sembrerà strano. Ma l'importate è che ci sia sempre un' alternativa. E' la nostra cura, la medicina alternativa nel vero senso della parola. E' la soluzione al qualunquismo di chi aspetta speranzoso l'altra classe politica. Nella frenesia psicologica di oggi la mancanza di alternative è qualcosa che spaventa. In questo sta la causa di morte di un amore che finisce, perchè le persone non possono mai essere delle alternative, dei compromessi o delle rinunce.

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