28 giugno 2007

UNA CHIESA SULLA STRADA.


Recentemente la pastorale della chiesa cattolica ha messo l'accento sulle problematiche degli automobilisti. E' stato redatto un manualetto dalla quale sono stati estratti 10 comandamenti, un decalogo utile per chi si mette alla guida. Il primo comandamento è veterotestamentario, proviene dalle tavole di Mosè ed è il ben noto: "Non uccidere". Il messaggio appare dunque essere subito forte, deciso e chiaro. Bisogna fare particolare attenzione quando si è al volante del proprio mezzo, perchè altrimenti si può anche provocare la morte di un proprio simile. Gli incidenti automobilistici sono una causa di morte rilevante nelle giovani generazioni. Il decalogo prosegue attraverso un continuo richiamo al rispetto della vita e al rispetto del prossimo. Vengono esplicitate tutta una serie di norme civili e di buona educazione che potrebbero andare bene per qualsiasi ambito della società. Ecco dunque che con questa pastorale la chiesa cattolica tocca un tema di particolare interesse per i suoi fedeli che si vedono direttamente richiamati. Siamo infatti, per la maggior parte, tutti automobilisti. L'attenzione che viene posta sulle problematiche, spesso gravi e tragiche, della strada diventa un' occasione per sottolineare delle norme morali, delle regole di convivenza che purtroppo oggi giorno dai più non vengono seguite. Dentro il guscio della propria automobile ci si sente protetti, si vede il prossimo come un intralcio al proprio passaggio. Ma la mancanza di regole morali si trasforma nella raggelante notizia che dei genitori hanno perso il proprio figlio. Inoltre nel quotidiano la propria maleducazione viene ormai portata fuori dall'abitacolo. Guidare è stressante e la strada è fonte di nervosismo. Nella necessità che abbiamo di spostarci, questo decalogo ci ricorda che abbiamo bisogno di vivere e convivere.
I dieci comandamenti dell'automobilista.

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