11 giugno 2007

NON SIAMO RANDOM


Nuova aria nel mondo della medicina, che proviene dal passato. c'è la necessità di ritornare ad un rapporto medico paziente che sia più diretto, più speciale e soprattutto più personale. L'era della cosiddetta randomizzazione che ha permesso di definire su larga scala i fattori di rischio a cui ha fatto seguito una politica sanitaria incentrata sulla prevenzione, con il bene placito interesse delle case farmaceutiche, è al capolinea. La cronicizzazione delle malattie è sicuramente un affare per le società private, ma sta diventando qualcosa di insostenibile per lo stato. Ecco dunque che si comincia a parlare di trial terapeutici che non tengono conto delle differenze soggettive. La media statistica diventa qualcosa di troppo generico e vago, perchè ogni paziente a una storia a se. Il medico di base ridiventa la figura di primo piano nel mondo della medicina. L'autorità da salutare con rispetto. si va ormai verso una banca dati con la storia clinica di ogni paziente. E se probabilmente si è ancora molto lontani da un tipo di farmacologia assolutamente personalizzato grazie alla biologia molecolare, basta ripensare a quel passato in cui la clinica era tutto per ritrovare una metodologia che per il medico è indispensabile per fare diagnosi di malattia su una persona umana. Il tutto con i progressi ottenuti dal punto di vista tecnologico.

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