20 giugno 2007

IL PENSIONATO ARTISTA


Un signore, che è in pensione, ha deciso da quattro di dedicarsi alla pittura. Dipinge sotto quelle luci che ci sono nei boxe, dove si è potuto creare, negli anni del riposo, la sua piccola bottega. Ascoltando le canzoni dei più grandi cantautori italiani, da Fabrizio De Andrè a Francesco De gregori, si lascia andare a raccontare con il pennello una storia che è ancora negli occhi di chi ha vissuto nel recente passato. Tra le cromature di ocra, i gialli e i marroni, dipinge la Milano degli anni sessanta, facendo sentire tutto il fermento industriale di quegli anni. Le pennellate sono dinamiche, su una tela in cui l'occhio si muove a cogliere tutte le sfumature di una narrazione nostalgica. Nella sua esposizione, ben allestita presso la biblioteca civica di Macherio, sembra di vedere scorrere un film ingiallito di un epoca in cui l'ambiente contadino pian piano cominciava a non essere più quello predominante nella vita degli uomini. E' bello rivedere quei posti che sono ancora nei ricordi di chi ci circonda. La forza di questo pittore sta proprio nel fatto di aver versato la sua esperienza culturale, di vita, affinché i nostri occhi potessero rivederla e, perchè no, anche riviverla. Un pensionato che probabilmente rappresenta uno dei tanti che, in un epoca in cui si vive a lungo, ha capito che c'è ancora tempo di fare ed imparare. Sta nascendo un nuovo tipo di artista, quello saggio che scopre di potersi cimentare in un' arte perchè la salute e le giornate vuote ancora glielo permettono. L'essere un pensionato artista sarà per molti una rinascita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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