05 aprile 2007
MARCO
Capire perchè un ragazzo di 16 anni si suicida è sempre molto difficili per chi, come me, vede la vita come un insieme di prospettive e alternative. Ci si chiede di che cosa possa essere la conseguenza, non credendo che si possa limitare tutto ad un semplice meccanismo di causa ed effetto. Un ragazzo di 16 che decide di farla finita perchè, come scrive nella sua lettera d'addio, non ce la fa più. Un finale che sembra impensabile in un età in cui le proprie proiezioni verso il futuro sono ancora animate da sogni e speranze. Eppure si deve parlare del suicidio di un ragazzo di 16 anni. Sembra che venisse schernito e deriso dai suoi compagni di classe perchè avesse tendenze omosessuali. Sarebbe riduttivo trovare in questo una causa, ma è doveroso chiedersi se non sia il caso di smetterla di dare una continua immagine distorta di chi, per sua stessa natura, prova amore verso una persona del suo stesso sesso. C'è un' identità di genere che è una constatazione di fatto, che dobbiamo imparare a saper distinguere, ma mi rendo conto che in una società dove le differenze tra uomo e donna sono ormai limitate all'avere una vagina e un pene, la cosa è parecchio ardua. Marco si è pugnalato al cuore e poi si è lanciato nel vuoto. Il suo cuore non lo meritava nessuno, il suo corpo l'ha lasciato portare via dal vento.
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