06 aprile 2007

L'UMILTA' DEL SAPERE.


Non ci si limita più a pensare di poter esprimere il proprio punto di vista, magari con la consapevolezza di conoscere inevitabilmente solo un aspetto dell'argomentazione che si sta affrontando. Si presume e si pretende di esprimere quello che è la ragione, la verità assoluta e l'unica cosa giusta. Questo tipo di mentalita è il collante che tiene insieme la destra italiana, tornata ad essere radicale, ma, fortunatamente, senza palle. Il problema è che si prosegue a forgiare i ragazzi facendoli crescere intolleranti, supponenti e presuntuosi. Le conseguenze sono evidenti e si possono esemplificare in questo modo: meglio amare la vita in modo retorico, egoistico, pensando soltanto a tener pulita la propria coscienza e non alle sofferenze dell'altro. Meglio sentirsi illuminati perchè si sostiene che la vita è sacra e che il concepito è già un individuo. Poi se si fa una campagna d'odio contro chi non la pensa come loro, contro delle persone che magari si sbattono un pò per fare qualcosa per gli altri che soffrono come l'eccellente medico chirurgo Gino Strada (e meno male che anche a me sta sul cazzo), si è comunque nel giusto perchè si difendono dei principi. Così non va. Bisogna iniziare a mobilitarsi culturalmente, ma su certi argomenti la politica di sinistra è troppo distratta. Si prenda esempio dal mondo scientifico che di fronte alla deriva creazionista ha messo in campo delle teste che hanno dimostrato quello che sappiamo e quello che è frutto di semplici esercizi di fantasia, senza la pretesa di dire dove sta la ragione.

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