
Molte persone ritengono di essere onniscienti. O per lo meno di aver il dono della corretta intuizione. Non riescono a rendersi conto di non sapere; al massimo pensano di essere all'oscuro di soltanto qualche veniale particolare. E' difficile poter discutere con questi tipi di persona che oggigiorno mi sembrano rappresentare una categoria molto ampia. Non c'è quell'umiltà che possa rendere un dialogo costruttivo, in cui la propria ragione tende ad arricchirsi attraverso gli altri punti di vista. Le parole dell'altro diventano soltanto una continua schiera nemica da attaccare, da usare per dimostrare a priori e in modo pregiudiziale il proprio pensiero. Questo viene ritenuto essere la verità assoluta. Siamo circondati dalle bocche della verità, tutte pronte a tagliarti la mano se esprimi un solo pensiero che non sia in sintonia col proprio. Forse, essere certi di avere ragione diventa più facile quando sopra di noi c'è un Dio relativo.
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