26 maggio 2007

I SEGNI DEl TEMPI


A Desio girando per le strade della città si possono vedere i muri degli edifici anche storici pasticciati dai cosiddetti graffittari. Poche se ne salvano e solo quelli che hanno disposto delle telecamere a vigilare i muri delle proprie case. Si vedono i segni delle continue imbiancature che sembrano fare a gara con chi quasi metodicamente si ostina a lasciare il proprio segno attraverso scritte che ai più appaiono del tutto incomprensibili. Certamente danno fastidio, non sono un bel vedere del decoro urbano. I provvedimenti sono stati molteplici con l'affissione di manifesti per spiegare e soprattutto intimare che si era di fronte ad un reato. Saranno state sicuramente molteplici le proteste dei cittadini sempre più infastiditi nel vedere la propria città pasticciata. Il sindaco non pensa che sia frutto della volontà di esprimersi da parte dei giovani, ma che sia soltanto un reato magari frutto di un'assenza completa di rispetto e di educazione. Biasimare chi ad esempio arriva addirittura a pasticciare i muri del centro storico non è ovviamente il caso. Ma al di là di una scontata condanna bisognerebbe avere il coraggio di lasciare da parte fastidi e irritazioni e pensare al fenomeno dei writers in senso positivo. Le scritte a me appaiono come segni di vita in contesti urbani sempre più grigi e indifferenti. Il fatto che dei ragazzi vogliano lasciare il segno del proprio passaggio, della propria prresenza lo trovo un modo per farsi sentire, per dire di essere presenti. La mia proposta è quella di accettare il fenomeno, dando la possibilità di graffittare vecchi muri rovinati, panchine e quant'altro e mettendo pannelli dove si possa scivere su. Ponendo naturalmente dei limiti assolutamente tassativi. Le scritte sui muri sono il segno dei tempi, fatte da giovani che vogliono essere considerati, coinvolti in qualcosa. Coinvolgiamoli in questa forma d'arte.

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