08 aprile 2007
PROBLEMA CULTURALE A DESTRA
Io non mi stupisco che il più probabile presidenziabile della nazione della libertà, della fratellanza e della uguaglianza, faccia affermazioni schifosamente banali. Non pretendo infatti che tutti siano acculturati dal punto di vista scientifico e capisco poi come si possa essere formata una determinata convinzione. D'altronde l'informazione scientifica ha più volte parlato al grande pubblico semplificando fin troppo eccessivamente i propri risultati ottenuti. Periodicamente esce fuori la notizia che è stato scoperto uno specifico gene che è causa di qualcosa. Se fosse così facile allora il futuro è dei programmatori dei codici genetici. Ma non è così perchè la base genetica offre soltanto delle possibilità, se non delle caratteristiche precise, elementari come può essere ad esempio il colore dei miei capelli. Affermare che pedofili si nasce vuol dire ridurre l'uomo ad una macchina, con il proprio programma già inserito. Quello che però a me da fastidio è che questa persona che dice queste cose è visto da tutti i giornali di destra, maestri nel leccare il culo in modo coerente (ai delinquenti col biscione, alla chiesa politicizzata lontana da Cristo, agli americani capitalimperialisti) come un figo, uno deciso, con le idee chiare. Il problema è che si sta diffondendo una cultura di destra che è monolitica, non è in grado di sapersi mettere in discussione al suo interno e dato che comunque coinvolge più o meno la metà delle persone di una società politicamente attivi, c'è da preoccuparsi. In un momento in cui la politica è populista certe dichiarazioni vanno dibattute con la massima competenza. Spero che qualcuno si faccia avanti andando al di là delle solite controbattute da campagna elettorale fatta dagli altri candidati perchè a monte c'è un profondo problema culturale.
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