
Mi è capitato di recente di vedere due film in successione che avevano come fulcro narrativo ipotesi avveniristiche sulla messa in pratica delle teorie spazio temporali di A. Einstein. Uno spazio curvo che avendo il tempo come sua dimensione permette all'uomo di affacciarsi sul proprio destino. Su questi due film, dal mio punto di vista, non ci sarebbe niente di particolare che meriterebbe delle riflessioni. Tuttavia, come se ci fosse un chiodo fisso che si impianta nella mente di chi come me ha la curiositas, ha il desiderio di sapere, la loro visione richiama concetti fisici che sono a dir poco incantevoli. Mi rendo sempre di più conto che la matematica nelle sue implicazioni nella fisica è in grado di stupire più di ogni altra cosa perchè riesce a portare l'uomo lungo orizzonti che non sono nemmeno immaginabili. Se una personalità culturale di un certo spessore dovesse ancora dire, come disse un tempo Galileo, che la natura è scritta in caratteri matematici chiederei senz'altro a lui di aiutarmi a leggere il mondo.
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